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Torna l’autunno, torniamo noi.
Visitare i produttori è una tappa fissa e di volta in volta ci spingiamo sempre più lontano. Approfittiamo della stagione invernale per fare formazione continua e stringere quei rapporti che poi daranno i loro frutti nei nostri piatti. Partiamo alla volta di Mezzane di Sotto dove troviamo Noemi ad aspettarci con un gran sorriso e la jeep pronta a partire in direzione della campagna. L’avventura inizia subito e senza renderci conto siamo già in Via Paradiso. Ebbene sì, in Via Paradiso si trova il terreno principale detto delle Guaite. Una distesa di ordinatissime viti verdi e un’esplosione di grappoli dagli acini pieni e succosi.
Corvina, Corvinone, Rondinella, Oseletta, Croatina e Cabernet Sauvignon è quello che si trova sul colle. Quello che sicuramente è facile notare è la differenza del terreno che in pochi metri passa da calcareo a vulcanico donando alla stessa varietà un diverso nutrimento.
Non appena scollinato scopriamo il panorama e davanti a noi si apre la veduta della vallata sui paesi confinanti. Se non ci fosse stata foschia avremmo potuto scorgere Venezia. nutile dire che un’atmosfera così magica è difficile respirarla spesso. Con un chicco sempre in bocca e gli occhi puntati sulla vista ci facciamo trasportare dalle storie di Noemi. Storie di sacrificio, soddisfazioni, selezione accurata e una famiglia molto unita. Riprendiamo il nostro viaggio per tornare in cantina, dove tutto inizia e tutto finisce. Saliamo da una piccola scala a chiocciola ed entriamo nella stanza delle meraviglie, dove l’uva viene impilata e lasciata riposare dai 3 ai 5 mesi. Un’enorme ventola si sposta da sinistra a destra scadenzando il processo e inebriandoci con il profumo dei grappoli. Nuovamente restiamo affascinati e riempiamo Noemi di domande.
Penultima tappa obbligatoria: il processo di vinificazione. Passiamo quindi dall’acciaio alle botti senza mai smettere di chiacchierare su come tutto prenda forma e come si arrivi alle bottiglie che ogni giorno stappiamo. Tante volte presi dalla fretta ci dimentichiamo del lavoro che è stato fatto per renderle così speciali. Le botti in cui viene fatto riposare il vino sono rigorosamente francesi e comprate dall’azienda produttrice senza passare per terzi. Inutile descrivere il profumo e la tranquillità che si respira nelle stanze. Concludiamo la giornata con il nostro momento preferito: la degustazione. È quel momento in cui in ogni calice ritroviamo le storie raccontate, gli aneddoti rubati, i panorami ammirati. Una cosa forse poco risaputa è che l’azienda dei Pizzighella nasce come frantoio per poi specializzarsi in viticoltura, ecco perché iniziamo la nostra degustazione dalle 4 varietà prodotte: Blend, Casaliva, Grignano, Classico. Pane e formaggi freschi rendono il tutto più gustoso, facendoci dimenticare per un attimo del vino! Noemi ci serve gentilmente continuando a raccontare. Assaggiamo Valpolicella Classico, Superiore, Ripasso, Amarone, Recioto, Rosso Veronese e concludiamo con Tisbe e Solitario. Insomma, proviamo proprio tutto. Da quando Noemi ha assunto la direzione dell’azienda ci sono stati tantissimi cambiamenti ma sicuramente uno dei più evidenti è stato quello del cambio di design. Amante dell’arte, Noemi, è riuscita a trasmettere la sua passione a tutti coloro che sono entrati in contatto con la cantina. Solitamente dipinge in formato maxi le sue opere d’arte e poi le riproduce in digitale. Il prodotto quindi raggiunge un livello di qualità sostanziale ed estetico. Chiunque si imbatta in queste etichette non può certo dimenticarle!
Concludiamo la giornata così: con la maglietta le Guaite, la mascotte di nome “Kermit” e sorrisi esagerati.
Ricorda che da noi puoi trovare Valpolicella Classico, Superiore, Amarone e Recioto.
Ci vediamo a tavola!!
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